METODI E MATERIALI LAVORATI

SPIEGACI LA TUA ESIGENZA E NOI TROVEREMO LA SOLUZIONE PIÙ ADATTA.

I professionisti dell’Associazione si occupano di metodologie lavorative e materiali differenti.

Di seguito sono elencate solo alcune tra i tipi di lavorazione e di materiali. Ciascun professionista dell’associazione è qualificato per uno o più metodologie e saprà affiancarvi nella scelta della lavorazione più adatta alle vostre esigenze.

PAVIMENTI IN COTTO - GRANITI IN LASTRA - CEMENTO INDUSTRIALE - LUCIDATURE SCALE - LUCIDATURA TOP BAGNI - MARMO - MARMI GRANITI SPAZZOLATI ED ANTICATI - MARMETTONI- CEMENTINE - PARQUET - PALLADIANE ARTISTICHE - MATTONELLE - TERRAZZI ALLA VENEZIANA - MICROTOPPING - TRATTAMENTI VARI

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Attività

LUCIDATURA

La lucidatura dei pavimenti in marmo, granito o altro avviene mediante l’utilizzo di levigatrici e abrasivi di varia granulometria. Anche nel mondo della levigatura dei pavimenti la tecnologia si è evoluta nel tempo; si è passati da una levigatrice tradizionale dotata di un piatto usata ancora oggi ad una levigatrice satellitare di nuova generazione dotata di un planetario satellitare. La differenza sostanziale sta nella spianatura del planetario satellitare nettamente più livellata e veloce rispetto alla tradizionale, anche se molto raramente si riesce a portare un pavimento finito al 100% solo ed esclusivamente con la satellitare in quanto essa rimane un bordo alle pareti di circa 3 – 4 cm non propriamente perfetto e non riesce ad effettuare un’ottima lucidatura. Naturalmente ad entrambe le macchine vanno montati degli abrasivi; anticamente erano di cemento fuso, dopo di che si è passato a quelli in magnesite, poi sintetici fino ad arrivare ai diamanti resinoidi. La spianatura del marmo può essere fatta mediante pietre abrasive oppure diamanti metallici; le pietre non hanno lo stesso taglio del diamante, il quale è nettamente superiore per questo, nel caso di una posa fatta male, è preferibile usare dapprima le pietre per addolcire i gradini che ci sono tra i vari marmi e poi passare al diamante per livellare maggiormente la superficie. Dopo la fase di spianatura si passa a quella di raffinatura che può essere fatta mediante pietre in magnesite, sintetiche, o diamanti resinoidi a seconda del materiale che si ha di fronte. Infine, avviene la fase di lucidatura che può avvenire con l’uso di lastrine di piombo e acido ossalico, il quale sfrutta la reazione chimica con il calcio presente nel marmo e il calore generato dallo sfregamento della lastrina di piombo creando l’ossalico di calcio; oppure con feltro di maiale e polish. Per quanto riguarda il Granito fino ad alcuni anni fa poteva essere spianato anche con i rulli in magnesite, ma oggi è molto difficile trovarli taglienti come una volta, quindi, è preferibile sgrossarlo con diamante metallico; per la raffinatura, invece, il nuovo sistema dei diamanti resinoidi non è ancora così efficace come le classiche magnesite. Esso può essere lucidato con lastrine di piombo e poten oppure con feltri di maiale e polish da granito.

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Attività

TRATTAMENTI

Abbiamo ampiamente descritto tutti i tipi di lavorazione meccanica dei vari materiali lapidei e non, ma ci sembra doveroso dedicare un “capitolo” alla protezione ed al Trattamento degli stessi. Innanzitutto cominciamo con una premessa: tutti i materiali naturali hanno un grado d’imbibizione, cioè la capacità di assorbire. Facendo questa premessa si può capire perché è importante trattare le Vostre superfici, sia di nuova posa che vecchia, magari appena levigate, spazzolate, lucidate o semplicemente ripulite a fondo. Prima di parlare di Trattamenti protettivi conservativi, parliamo della figura del Trattatore: il Trattatore non è soltanto una persona che applica una sostanza su una superficie; il Trattatore deve essere un professionista, tecnico specializzato con una conoscenza approfondita dei diversi materiali naturali, del loro aspetto, finitura e comportamento al contatto con i diversi prodotti chimici, al fine di non compromettere l’integrità estetica o strutturale del materiale naturale. Ora vi chiederete: che cosa è un Trattamento ? Non è semplice spiegare in poche righe ogni tipologia di Trattamento possibile e rischieremmo di usare parole che potrebbero creare un po’ di confusione al lettore. Diciamo molto semplicemente che un buon Trattamento, applicato in maniera corretta, consente ai materiali naturali di traspirare, non assorbire, in maniera irreversibile, le sostanze macchianti (es. olio, caffè, etc..), oppure che lo protegga semplicemente dall’assorbimento dell’acqua, al fine di conservare più a lungo possibile le caratteristiche estetiche e prestazionali o infine proteggere dallo sporco organico quotidiano, ovvero lo sporco da calpestio o polveri di deposito. I Trattamenti sono caratterizzati principalmente da 3 fasi correlate tra loro; la mancanza o la non osservanza di una di queste, implica una lavorazione fatta male che non darà al Vostro materiale la giusta protezione o valorizzazione. Le tre fasi sono: Pulizia – Protezione – Manutenzione. Un buon Trattamento protettivo inizia da una buona preparazione, cioè da una pulizia professionale, sia per materiali di nuova posa che, soprattutto, per materiali da recuperare. La protezione e la finitura dovranno essere consigliate al cliente in base alla finitura, alla destinazione d’uso o anche alle modalità di posa. Un Trattamento ben fatto farà in modo che le Vostre superfici non si macchino in modo irreversibile, non si sporchino con facilità e che siano semplici e veloci da mantenere. Affidatevi sempre a Trattatori professionisti e non a Trattatori improvvisati e occasionali. Non esistono Trattamenti che durano tutta la vita o che non necessitino di manutenzione.

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Attività

MANUTENZIONE

Dopo la levigatura delle Vostre superfici lapidee naturali e dopo un buon trattamento protettivo conservativo antimacchia, è opportuno seguire delle semplici ma importanti “istruzioni” per una corretta manutenzione ordinaria. Lo scopo è quello di rimuovere lo sporco ed è essenziale utilizzare modalità e prodotti tali da non intaccare la protezione assicurata con il trattamento ma soprattutto è quella di non alterare le porosità dei materiali, alterandone le caratteristiche estetiche e strutturali. Sconsigliamo quindi l’uso di prodotti fortemente alcalini, aciduli, alcolici, idroalcolici o contenenti soda o solventi. Consigliamo invece l’utilizzo di prodotti a Ph neutro senza alcun additivo polimerico al suo interno, opportunamente diluito in acqua fredda. I detergenti a Ph neutro, solitamente non necessitano di alcun risciacquo. Vi sono alcune superfici che andranno mantenute con degli specifici prodotti “lava incera” opportunamente consigliati dal Vostro levigatore o trattatore di fiducia. La pulizia straordinaria delle pavimentazioni si renderà necessaria dopo alcuni anni o secondo necessità a seconda dell’usura del materiale e della manutenzione ordinaria effettuata nel quotidiano.

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